Continua l'appassionante storia delle credenze irrazionali e del dominio dell'esoterico nel gioco d'azzardo, raccontata dalla Professoressa Paola Monari, del Dipartimento di Scienze Statistiche «Paolo Fortunati» dell’Università di Bologna. La settimana scorsa abbiamo pubblicato qui la prima parte, ed ecco la seconda (su quattro):
Il Lotto e i suoi rituali
Il Lotto è un antichissimo gioco di pura sorte che ha la sua sostanza nella banale estrazione di una pallina da un’urna. Moltissimi sono i giochi ad esso collegati, dalla casalinga tombola al più sofisticato Bingo, nelle sue forme più semplificate si ritrova da sempre nelle tante lotterie che popolano le feste paesane. Da secoli il Lotto è una lotteria pubblica che muove a ogni estrazione quantità ingenti di denaro, tra giocate e vincite.
Nasce a Genova agli inizi del XVII secolo, quando per i genovesi divenne una consuetudine scommettere sull’esito del sorteggio annuale di alcuni membri del senato cittadino, e si diffonde rapidamente tra fa fine del ‘600 e gli inizi del ‘700 nell’intera penisola, soprattutto nelle capitali dell’epoca: Milano, Napoli, Roma, Venezia, Torino.
In seguito, il gioco comincia ad avere successo in quasi tutti i Paesi europei, nei quali la cultura cattolica (ma anche protestante) tende ad essere egemone e particolarmente indulgente verso queste forme di svago popolare a cui gli Stati sovrani affidavano il risanamento dei loro bilanci. Nei secoli nulla è mutato!
Il Lotto è sempre stato – ed è ancora oggi - una sorta di rito collettivo che tende a concentrare le giocate il giorno precedente le estrazioni e che si contorna di una straordinaria gamma di riti apotropaici e di divinazioni.
La Smorfia napoletana è ricchissima di suggerimenti ancorati a sogni o eventi contingenti, sempre abbastanza ambigui e sfumati nella loro interpretazione, così da non ammettere smentite. Per esempio, al bicchiere si associa il 24, ma sono ammesse circa trenta accezioni diverse con numeri diversi (vuoto, pieno, rotto, d’oro, di cristallo, con manico, antico, inciso, ….), mentre all’acqua, che fa 37, si associano più di cento accezioni (dolce, salata, pulita, rovesciata, con pesci, col pane, di ruscello, di rosa, …).
A ogni numero come consuetudine corrisponde una leggenda, una storia, una figura o addirittura un santo, basti ricordare i numeri più noti: 8 La Madonna; 13 Sant'Antonio; 33 Gli anni di Cristo; 48 Il morto che parla; 57 Il gobbo; 75 Pulcinella; 85 L'anima del Purgatorio; 37 Il Monaco (O munaciello).
Alla Smorfia vengono affiancati altri rituali di supporto molto personalizzati: comportamenti scaramantici, oggetti particolari, espressioni verbali (da evitare rigorosamente prima di giocare o da usare per buon auspicio). E qui ogni giocatore può riconoscersi e dare il suo contributo.
Anche i Santi sono protagonisti attivi delle alterne vicende dei giocatori nella loro veste di intercessori, così come nell’antichità lo erano gli oracoli o i sacerdoti verso gli dei pagani. Quante volte sarà stato interpellato S. Gennaro, ma certamente non è il solo e la compagnia è vasta.
Per giocare al lotto, il giocatore si rivolge direttamente con riti e preghiere ad alcune potenze soprannaturali che si crede conoscano il futuro e lo comunichino ai loro devoti. Si distinguono essenzialmente tre categorie: 1) i Santi, tra cui hanno il primato S. Gennaro, S. Pantaleone, protettore dei giocatori del lotto, e la Madonna; 2) il Monacello, che intercede presso gli spiriti e le altre figure che assistono i giocatori; 3) i morti, in particolare, sembra, quelli morti di morte violenta e le anime del Purgatorio.
Il giocatore non si rivolge quasi mai direttamente a Dio, forse per la consapevolezza della forzatura etica e religiosa, e preferisce rivolgersi a “intermediari”, più familiari in una irriverente mescolanza di Santi ed entità stregonesche o diaboliche. Tra i protagonisti di questi rituali si trova infatti anche il Diavolo a cui vendere l’anima, se necessario, come nella migliore tradizione letteraria.
La difficile interpretazione dei sogni e l’associazione con i numeri “vincenti” porta spesso il giocatore a rivolgersi a “specialisti”, i cosiddetti Maghi e Santoni (maschi o femmine, non importa). E purtroppo oggi, assieme alla proliferazione dei giochi d’azzardo, assistiamo a una esplosione di queste figure che invadono le televisioni private e offrono a pagamento i loro ingannevoli suggerimenti per la vincita che può cambiare la vita.
Ecco, per i lettori di VegasMaster, la terza parte della serie:
Numeri freschi e numeri tardivi: strategie opposte con risultati pressoché identici