Le sale vuote dei casinò abbandonati rappresentano uno degli aspetti più misteriosi della storia del gambling mondiale. I loro gamblers e high rollers hanno ormai ritirato tutte le loro vincite e i suoni di roulette e slot machines sono stati rimpiazzati da un lungo e ininterrotto silenzio. Benché i giorni di gloria di questi vecchi casinò siano finiti da tempo, ciò che ne rimane racconta la vera storia delle ricchezze del gambling dei tempi lontani.
Qui invece ci sono i principali centri di casinò ancora in attività
Casinò Constanta in Romania
La carcassa vuota del Casinò Constanta in Romania giace adagiata lungo le coste agitate del Mar Nero. Il look Art Nouveau dell'edificio ha ancora un aspetto grandioso, visto da lontano. Tuttavia, uno sguardo ravvicinato rivela un palazzo in rovina: finestre distrutte, intonaco scrostato e mura che stanno per crollare.
Costruito nel 1910 da re Carol I, il Casinò Constanta attirava un tempo i ricchi europei verso il sud-est della Romania e le sue rinomate sale da gioco. Opera di architetti francesi, la sua facciata è decorata con motivi navali e marini, mentre al suo interno lampadari di cristallo pendono dai soffitti arcati tra finestre a forma di conchiglia con vista sul Mar Nero.
Il casinò, a suo tempo grandioso, fu chiuso con l'impoverimento progressivo del paese, quando la sua manutenzione divenne troppo costosa. Dopo la chiusura, il locale abbandonato fu utilizzato durante la seconda guerra mondiale come ospedale e più tardi divenne un ristorante. Oggi è del tutto deserto: una conchiglia svuotata che serve solo come testimone di quella che fu una sala da gioco per le élites dei gamblers europei.
Penthouse Adriatic Casino in Jugoslavia
In piena Guerra Fredda, l'uomo d'affari americano Bob Guccione fece un tentativo di sollevare la cortina di ferro. Investì 45 milioni di dollari nella costruzione di uno stravagante casinò sulla estesa e popolare isola di Krk in Jugoslavia. Questo centro di casinò a cinque stelle aprì nel 1972 all'interno del Haludovo Palace Resort Hotel.
Il casinò abbandonato Penthouse Adriatic promuoveva la decadenza assoluta. L'edificio dal design opulento benché ultra-moderno era un attrazioni per i clienti, così come i suoi giardini pensili, la piscina e le fontane. Ragazze poco vestite servivano cocktails ai bordi della piscina oppure lavoravano come croupier, ciò che ci ci fa capire come si svolgessero i giochi. Ogni giorno venivano stappate centinaia di bottiglie di champagne e venivano consumati più di 100 chili di aragoste e cinque di caviale.
Tra gli ospiti di questo casinò speciale: il Primo Ministro svedese Olof Palme (poi assassinato) e il President dell'Irak Saddam Hussein, che lasciò una mancia straordinari di ben 2.000$ a un felice croupier. Il personale del casinò racconta che uno dei figli di Saddam dimenticò per errore la sua arma personale che teneva nascosta sotto a un cuscino.
La festa sconsiderata durò solo un anno, fino al fallimento del casinò nel 1973. Il centro di Haludovo fu gestito dal personale durante i due decenni successivi e chiuse definitivamente durante la guerra civile nell'ex-Jugoslavia. Da allora, il casinò langue esanime (come gli altri casinò abbandonati) nell'odierna Croazia.
L'Asbury Park Casino nel New Jersey
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All'inizio del XX secolo, la città di Asbury Park rappresentava il principale concorrente di Atlantic City come centre principale di casinò e gambling. I turisti giocavano all'Ashbury Park Casino vestiti con l'abito della domenica e masticando dei taffy, una specialità locale simile ai toffee, all'acqua salata.
L'architettura in stile Art Deco è stata disegnata dagli stessi che hanno posto la loro firma sulla Grand Central Station di New-York. L'ambizioso progetto è caratterizzato da una vasta fusione in bronzo e ornamenti di lamiere di rame con grandi finestre panoramiche affacciate sull'Oceano Atlantico. Oltre al casinò, il centro includeva una giostra, un teatro, negozi e una pista per il pattinaggio a rotelle.
Il declino della città costiera di Asbury Park portò negli anni '60 all'abbandono del casinò, deserto da decenni, e la decorazione della sua facciata si è trasformata in un metallo ossidato dal colore verdastro. Ma malgrado le sue sale vuote, percorrendo l'edificio si ha ancora la sensazione di sentire risate e suoni di un dinamico casinò.
Il Jubilation Riverboat Casino nel Mississippi
Il Jubilation Riverboat Casino cominciò la sua carriera fluviale come SS Nantucket, partito per la prima volta nel 1957 con un carico di passeggeri da New Bedford all'isola di Nantucket nel Massachusetts. Il nome della nave fu in seguito modificato per diventare SS Naushon. Fu l'ultimo battello a vapore in servizio regolare sulla costa orientale degli Stati Uniti prima di trasferirsi nelle acque meridionali del fiume Mississippi.
In questa sua nuova casa nel Mississippi, la nave ospitò il Cotton Club Riverboat Casino a partire dal dicembre 1993. Per due anni, i gamblers accorsero sulla nave a vapore per piazzare le loro puntate. In seguito, la nave si trasferì a Lakeshore, sempre nel Mississippi, dove ospitò il Jubilation Casino. Nonostante un investimento di ben un milione e mezzo di dollari per rinnovarlo, il casinò marino non ebbe successo e chiuse le porte nell'ottobre del 1995. Oggi il Jubilation Casino giace nelle acque di Mhoon Landing, nel Mississippi, con le sale in rovina e le slot machines sparpagliate nella sala giochi.
Il Bokor Hotel and Casino in Cambogia
In vetta a una montagna cambogiana, a circa 1.000 metri sopra il livello delle coste della Cambogia, si trova il casinò abbandonato Bokor Hotel and Casino. Questo magnifico casinò coloniale francese apri`le porte nel 1922 come un centro di incontro e di giochi per le élites sociali in cerca di rifugio dall'afa e dall'umidità di Phnom Penh. Nei sui tempi di splendore, il Bokor Casino fu il più lussuoso luogo di villeggiatura coloniale in Cambogia. I suoi ricchi ospiti accorrevano a questo centro di casinò e alle sue fastose sale di gioco, sale da ballo, suites di lusso, e ristoranti raffinati.
La costruzione del casinò ebbe un costo spropositato: più di 2.000 cambogiani perirono nella costruzione della strada verso questo lontano centro di casinò, aperta attraverso 40 chilometri di giungla fittissima. Quando i francesi lasciarono l'Indocina nel 1953, la tragedia di questo storico casinò continuò parallelamente ai gravi disordini che turbarono il paese per decenni: la guerra civile in Cambogia, i massacri dei Khmer Rouge, l'invasione vietnamita e la carestia hanno perseguitato tutto il paese, compreso il casinò.
I resti in rovina del Bokor Hotel and Casino sono tutto quanto rimane dei suoi fasti di un tempo. Il palazzo abbandonato si trova nel mezzo di un parco nazionale e giace deserto con le finestre distrutte, le balaustre spaccate e le torrette in rovina. Il casinò è del tutto vuoto, salvo magari la visita fortuita di una tigre, e il suo stato fa credere a molti indigeni che fantasmi si aggirano nel casinò: perfino il ranger del parco afferma di sentire il suono dei passi dei morti...
Benché vuoti e derelitti, i casinò abbandonati sono come tesori nascosti che ispirano la nostra immaginazione raccontandoci la storia dei loro splendori passati.